Corticosteroidi: Cosa Sono ed Effetti Collaterali

Corticosteroidi: Cosa Sono ed Effetti Collaterali

Un uso anche non prolungato può comunque essere alla base di conseguenze come ulcere, emorragie gastriche o danni renali. La malaria è una malattia infettiva ad esito potenzialmente fatale ed estremamente diffusa in diverse aree del globo. Negli ultimi anni, le patologie metaboliche e cardiovascolari sono state al centro della ricerca farmacologica.

  • Tra gli effetti collaterali più frequenti vi sono la nausea, il vomito e i dolori addominali, tali disturbi generalmente si risolvono nel giro di ore.
  • I cortisonici possono inoltre interagire con altri farmaci o interferire con la loro azione.
  • Questo farmaco viene utilizzato in tutti quei casi di Artrite Idiopatica Giovanile che non si risolvono velocemente con un antinfiammatorio o infiltrazione articolare di cortisone e per ridurre la quantità e la durata delle terapie con altri farmaci (soprattutto steroidi).
  • Il loro uso in medicina è limitato e non devono essere confusi con i corticosteroidi, una diversa tipologia di farmaci steroidei comunemente prescritti in alcune malattie.

Ciò significa che, se si usa una dose massiccia o comunque se se ne fa un uso improprio, possono causare effetti collaterali gravi. Molti non sanno, infatti, che questi farmaci non possono essere utilizzati frequentemente per dolori di poco conto, come semplici mal di testa, perché sono tossici. Questo lo si rileva sia a livello renale che a livello gastrointestinale, perché vengono metabolizzati maggiormente a livello epatico e appunto renale.

Cortisone e Insonnia

L’uso del cortisone non è consigliabile per un lungo periodo poiché nel tempo tende ad assottigliare la pelle (atrofia), rendendola più sensibile. Specialmente in caso di dosaggio elevato per via orale, il cortisone aumenterebbe infatti il rischio di atrofia. Il cortisone va quindi usato con cautela, seguendo con attenzione i dosaggi prescritti dal medico. Possono essere presenti problemi associati alla somministrazione a lungo termine del prednisolone, e si riferiscono alla soppressione della normale funzionalità surrenale, alla malattia di Cushing iatrogena e alla crisi metabolica dovuta ad una brusca sospensione del farmaco.

  • Gli antinfiammatori non steroidei (Fans) sono farmaci ampiamente utilizzati per alleviare il dolore, ridurre l’infiammazione e abbassare la temperatura.
  • Il motivo principale per cui le persone abusano degli steroidi anabolizzanti è l’aumento della massa muscolare magra quando li usano insieme all’allenamento con i pesi.
  • I farmaci corticocortico steroidi, come il prednisone, possono mimare l’azione e produrre gli stessi effetti desiderati e collaterali del cortisolo, in misura variabile nei diversi pazienti.
  • Da tenere a portata di mano e utilizzare nel caffè o nel the e sopra i cereali per la colazione.

I corticocortico steroidi come il prednisone vengono prescritti anche per trattare l’infiammazione dei muscoli e dei vasi sanguigni in condizioni come il lupus, la gotta, la sindrome di Sjogren e altri disturbi autoimmuni. Quindi, per rispondere alla domanda precedente, qualsiasi tipo di steroide utilizzato per trattare qualsiasi tipo di patologia può potenzialmente causare disturbi del sonno, in particolare l’insonnia. Tuttavia, è possibile collaborare con il medico e praticare l’autocura e l’igiene del sonno per ridurre o addirittura eliminare questo fastidioso effetto collaterale del prednisone.

Potenziali effetti collaterali

Sono disponibili anche in compresse, il cui colore e dosaggio dipendono dalla sostanza che costituisce il principio attivo. Per i pazienti che hanno difficoltà di deglutizione sono disponibili compresse solubili. L’assunzione di Fans può comportare aumento del rischio di ictus, infarto o scompenso cardiaco, a seconda del tipo e dalla quantità di molecola assunta oltre che della durata del trattamento. Questa nuova osservazione pone le basi per un impiego nuovo e più mirato delle terapie con i FANS nel trattamento delle patologie in cui sono implicati il processo infiammatorio e lo stress ossidativo, come la malattia di Alzheimer ed alcuni tumori.

L’utilizzo dei cortisonici, come del resto l’uso di qualsiasi altro farmaco, è sempre controindicato in presenza di allergia nota al principio attivo che si deve impiegare e/o ad uno o più degli altri componenti del medicinale che si deve assumere. Da non dimenticare, inoltre, la possibile insorgenza di reazioni allergiche farmaci anabolizzanti in individui sensibili. Naturalmente, un’eventuale reazione allergica può manifestarsi anche nel caso in cui i cortisonici vengano somministrati per brevi periodi di tempo. L’uso protratto di corticosteroidi, inoltre, a causa della loro azione immunosoppressiva, aumenta la suscettibilità alle infezioni.

Segni e sintomi dell’uso di steroidi anabolizzanti

Obiettivo della riduzione di dose graduale è recuperare una normale responsività dell’asse IIS (ipotalamo-ipofisi-surrene) alla secrezione di corticosteroidi endogeni. Nella gran parte dei pazienti la secrezione di cortisolo endogena corrisponde a 5/7.5 mg di prednisone. Corticosteroidi (anche ormoni corticosurrenalici o corticoidi, il termine ormone è fondamentale per indicare che non si sta parlando di un farmaco) – Sono sostanze appartenenti alla classe degli steroidi. I corticosteroidi sono un gruppo di ormoni sintetizzati nella corteccia del surrene.

L’utilizzo fornisce una maggiore probabilità di avere una risposta clinica positiva e una seria continuità di remissione. Da una terapia per curare pa RCU, basata su generici anti infiammatori o agenti immunosoppressivi si è passati a terapie mirate volte a bloccare specifici mediatori di infiammazione come i fattori di necrosi tumorali. Inoltre Lei ha la facoltà di autorizzare la visione o la comunicazione dei risultati diagnostici al Suo medico curante, al Medico di Medicina Generale o un Pediatra di Libera Scelta dallo Lei indicato, anche tale volontà dovrà essere manifestata di volta in volta con specifico consenso.

Se le dosi richieste sono elevate, però, questi stessi farmaci devono essere prescritti del medico. Un altro importante effetto indesiderato dell’uso protratto dei corticosteroidi è legato alla loro azione immunosoppressiva (a meno che non sia richiesta come nel caso della terapia antirigetto o antitumorale), che aumenta la suscettibilità alle infezioni. La via di somministrazione viene scelta in base al tipo di affezione da curare, alla rapidità di azione richiesta e alla durata del trattamento. Il loro effetto è infatti di tipo sintomatico, in quanto servono ad alleviare i disturbi e i danni legati all’infiammazione e non a curarne la causa.

In questo periodo, le ghiandole surrenali non sono funzionanti a pieno regime e non sono in grado di far fronte a una condizione di stress. Ciò è importante dopo l’assunzione di compresse cortisoniche nel corso dell’ultimo anno o dopo un trattamento acuto nelle ultime due settimane. A causa del rischio di effetti collaterali sistemici le iniezioni di steroidi sono spesso somministrate solo a intervalli di almeno sei settimane (ma questo dipende dalla molecole scelta). Questi farmaci deprimono anche il sistema immunitario, effetto che può aiutare a tenere sotto controllo situazioni in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti dell’organismo (malattie autoimmuni).